Litio e cefalea a grappolo

Litio e cefalea a grappoloLitio e cefalea a grappolo

Il Carbolithium® sono sali di litio, litio carbonato; nasce come farmaco utile per le psicosi maniaco depressive o depressioni bipolari e quale stabilizzatore del tono dell’umore in quanto è uno stabilizzatore di membrana; ad ogni modo si è manifestato utile anche quale farmaco di profilassi per la cefalea a grappolo.

Per la cefalea a grappolo però la concentrazione nel sangue utile (che è da monitorare con frequenti prelievi venosi) deve essere inferiore a quella necessaria per le depressioni bipolari.

Questo farmaco è un farmaco importante da utilizzarsi con cautela; la cautela principale è quella di tenere monitorizzato il livello di concentrazione nel sangue perché se superasse 1,2 mEq/l possono sopraggiungere problemi.

Litio e cefalea a grappolo non deve considerarsi un associazione di prima scelta.

Da tenere presente anche la possibile interazione con il sistema endocrino per cui occorre tenere controllata la funzionalità della tiroide.

La dose utile per la CH può essere diversa da soggetto a soggetto, ma mediamente parlando va da 300 a 900 mg/die. Nel caso però si usi la dose più alta vige la necessità di tenere sotto stretto controllo la litiemia almeno ogni 15 giorni.

Ad ogni buon conto è opportuno segnalare che il litio ha una efficacia decisamente inferiore rispetto al Verapamil o al cortisone.

Tra gli effetti collaterali, che ho sperimentato personalmente, con il litio c’è un appiattimento emotivo.

Solitamente questo farmaco si adotta in associazione ad altri quando la loro efficacia è parziale, quindi leggi con il giusto spirito l’articolo litio e cefalea a grappolo

Vedi anche Wikipedia

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2 risposte a “Litio e cefalea a grappolo”

  1. Mia sorella da 6 anni circa soffre di cefalea a grappolo attualmente sta seguendo la seguente terapia: carbolitium 600 mg, isoptin 80 mg imigram fiale. Con questa terapia gli episodi di cefalea sono leggermente diminuiti ma lei è dimagrita non ha appetito e ha la tremarella. Vorrei sapere se questa condizione fisica può essere associata ad una reazione alla terapia. Grazie

    1. Buongiorno Lucia, premesso che non sono un medico, ma sono abbastanza formato ed informato, non comprendo bene il perchè di tale terapia. Bisognerebbe chiedere al neurologo, ma gli effetti collaaterali potrebbero essere associati al carbolitio. L’isoptin è farmaco di eccellenza per la CH, ma non a dosaggi così infinitesimali. Se vuoi posso indicarti un ottimo neurologo per la CH su Milano

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